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 Il Mostro di Loch Nees

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onizuka7501
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MessaggioTitolo: Il Mostro di Loch Nees   Il Mostro di Loch Nees Icon_minitimeMer 22 Ott 2008 - 21:47

A metà tra il mito e la leggenda, creature misteriose potrebbero nuotare nei nostri meri o nei nostri laghi. La storia ci insegna che questo è possibile, che delle creature che la scienza ritiene estinte o inesistenti in realtà popolano i nostri mari, e solo dopo la loro morte si presentano, sottoforma di carcasse.

Difficilmente si fanno avvistare, ancora più di rado si fanno immortalare in delle fotografie che poi vengono rivendute a peso d' oro ai giornali di mezzo mondo.

Ma la tradizione delle leggende marine ci insegna che in fondo agli abissi sono molte le creature che vivono indisturbate, ma che noi crediamo solo frutto della fantasia di qualche scrittore.

Sono stati così ritrovati alcuni esseri di cui ignoravamo l'esistenza: questo è il caso del pesce fossile risalente a 300 milioni di anni fa, ma ritrovato ancora vivente vel 1938; oppure il famoso calamaro gigante, rimasto impigliato in delle reti di un peschereccio neozelandese nel 1996; e cosa dire della creatura misteriosa con sei arti ritrovata nel 1808 nelle isole Orcadi; o dell' animale peloso di sette metri rinvenuto parzialmente congelato nel 1930 in Alaska. Questi esempi, ma anche molti altri, ci dovrebbero far capire quanto il genere umano conosca pochissimo i propri mari, anche se da secoli li sfrutta e li attraversa.

Tra tutti mostri marini di cui più si parla spicca quello che da secoli abiterebbe il lago di Loch Nees.

Nessie, come viene simpaticamente chiamato dagli abitanti della zona, sarebbe stato fotografato più volte, mentre indisturbato nuotava nel "suo" lago.

Il Lago di Loch Nees, meta turistica da molti anni, è il più importante lago di tutta l' Ighilterra; lungo 40 chilometri, lago due, ha una profondità media di circa 150 metri, con picchi fino ai 300. Questo grande lago comunica con l' oceano attraverso il Canale di Caledonia e con il mare del nord attraverso il fiume Nees.

Nato circa 10000 anni fa in seguito all' ultima glaciazione, ha una temperatura bassa, ma costante, al punto che non è mai ghiacciato.

Le acque scure e le particelle di torba in sospensione rendono il lago ancora più misterioso e sinistro.

E' qui che il mostro di Loch Nees abiterebbe da centinaia anni facendosi vedere per pochi minuti a qualche fortunato turista, giusto il tempo per una foto.

La descrizione precisa del mostro non è stata possibile farla, solo ipotesi: un lungo collo, un corpo tozzo dotato di pinne, simile a creatura esistite, ma estinte, come il plesiosauro o l' elasmosauro.

Informazioni più dettagliate su Nessie, o sulla presenza di altri mostri, non è dato saperlo, visto il mistero che avvolge la creatura.

Il primo avvistamento del mostro di Loch Nees sarebbe datato addirittura 565 d.C..

La prima fotografia, invece risale al 1933, ad opera di un chirurgo di Londra, che passando in macchina fotografò Nessie da una distanza di 200-300 metri, nei pressi di Invermoriston.

La foto, che mostrava un collo di un animali rettiliforme che fuoriusciva dall' acqua, venne pubblicata dal Daily Mail di Londra, e subito assalita dagli scettici, secondo i quali il "mostro" altro non era che un ammasso di vegetali portati in superficie da sacche di gas, oppure la punto di un animale ingrandita dal fotografo.

In poco tempo il mostro di Loch Nees, diventa un mito leggendario, per il quale viene costruita una strada panoramica sulla riva settentrionale, il lago si trasforma in una metà d' obbligo per appassionati e turisti.

L' incrementarsi dei turisti, e il crearsi della mania-mostro, non fanno altro che aumentare il numero degli avvistamenti di Nessie.

Cominciano ad arrivare sul posto, pure un gran numero di ricercatori, con il fine di arrivare ad una scoperta sconvolgente per la scienza: ritrovare un animale ritenuto estinto migliaia di anni fa.

La ricerca si fa subito difficile, tutte le testimonianze devono essere valutate attentamente, in quanto il lago potrebbe essere il primo nemico dei ricercatori. Le sue acque piatte, le rive scoscese e inquietanti ombre possono far vedere cose che realmente non esistano; così un ramo potrebbe diventare la pinna del mostro, oppure la scia di una barca sembrare l' immersione di Nessie.

Nel 1934 una nuova testimonianza affascinò l' opinione pubblica. Uno studente universitario Grant Arthur disse di aver visto, in una notte di plenilunio, il mostro di Loch Nees a distanza ravvicina. L' animale misterioso fu descritto dal ragazzo con una testa a cono, occhi larghi incassati nel cranio, mandibole potentissime, un paio di pinne posteriori membranose, e una pelle grigio scuro e luccicante come quella delle balene.

Da allora fotografie e testimonianze hanno diviso l' opinione pubblica.

La possibilità di una manipolazione di una foto è sempre altissima quando si parla di argomenti del genere, che possono richiamare giornalisti e, di conseguenza, molti soldi.

Ma se per ritoccare una foto serve solo un poca di esperienza e tanta sfacciataggine, discorso diverso per quanto riguarda la manipolazione di un filmato, ancora più complicato se il filmato in questione è datato 1960.

Si trovava presso la foce del fiume Foyers, quando, il 23 aprile 1960, Dinsdale Tim, riuscì a girare il primo film a Nessie riprendendo una gobba muoversi in lontana e riattraversare il campo della cinepresa prima di reimmergersi definitivamente. Successive analisi permisero di stabilire che l’ oggetto visto era probabilmente animato, era largo 170 centimetri e viaggiava ad una velocità di 16 chilometri orari.

Passano gli anni, e salta fuori un altro film, questa volta di Raynor Richard, il 13 giugno 1967, al limite settentrionale del lago viene ripresa una scia, all’ estremità della quale compare un oggetto solido in movimento.

Ma è dopo la visione del filmato di Dinsdale che la macchina dei ricercatori si mette in movimento capendo che sotto il lago di Loch Nees ci potrebbe essere qualcosa sulla quale vale la pena perdere tempo e denaro.

La prima ricerca di Nessie venne portata avanti dall’ Ufficio Investigativo sui Fenomeni di Loch Nees, aperto dal deputato James david, sulla spinta di due naturalisti nel 1961. L’ ufficio raccolse tutte le testimonianze visive e filmate del mostro; furono messe telecamere lungo tutto il perimetro del lago, tutto questo portò ad un nulla di fatto.

Da allora fu un susseguirsi di progetti di ricerca portati avanti da associazioni o semplici appassionati; tra i più importanti ricordiamo quello dell’ Accademia delle Scienze di Boston, avvalendosi di un apparecchio a scatto elettronico con un flash stroboscopio, è stato possibile ottenere sette negativi che mostrano una pinna e qualcosa di diverso dallo scafo della barca sulla quale era montato l’ apparecchio fotografico.

Altri importanti possibili "contatti" con il mostro di Loch Nees si hanno con l’ arrivo di un sonar, nel 1964, capace di captare grossi pesci, tronchi galleggianti, differenze di temperatura o densità, per questo le interferenze sono numerose. Una notte un eco particolare, diverso da quello dei branchi di pesci, risuona negli strumenti, tre imbarcazioni si mettono alla ricerca senza, però individuare la fonte.

Nel 1968 un gruppo di ricercatori dell’ università di Bimingham, il 28 agosto, rileva, con un sonar digitale automatico una presenza diversa dal normale branco di peci o dal grosso pesce, nei due "contatti" viene individuato qualcosa che viaggio a 12 chilometri all’ ora, prima, e a 25 nel successivo contatto, poco più tardi.

Qui terminano le certezze, o perlomeno quelle che sembrano tali, e si comincia ad entrare nel campo delle ipotesi, un campo suggestivo ed affascinante, ma chi sa se e quando le nostre teorie riusciranno ad avere una risposta.

Nessie, ammesso che esista, potrebbe essere rimasta "intrappolata" 10000 anni fa; i ghiacciaia ricoprivano la Scozia,il lago di Loch Nees poteva avere una più grande comunicazione con il mare, ma quando il suolo si sollevò costrinse tutti gli animali che vi vivevano a restare all’ interno.

Per quanto riguarda il resto sono solo semplici supposizioni: come è fatto realmente il mostro di Loch Nees, quale è la sua dieta, ma molte altre domande lasceranno per molti anni ancora spazio alla fantasia di ognuno di noi sperando che tra non molto qualcuno ci dica che Nessie non è solamente una leggenda, ma la testimonianza vivente, se mai ce ne fosse il bisogno, che noi esseri umani sappiamo ben poco rispetto a quanto c’è ancora da scoprire del nostro pianeta.
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MessaggioTitolo: Re: Il Mostro di Loch Nees   Il Mostro di Loch Nees Icon_minitimeVen 24 Ott 2008 - 19:19

Mi spiace smontare le fantasie ma ho letto e ho visto smontare totalmente la possibilità che Nessy esista.
Le foto più famose altro non erano che un trucco (era stata usata l'ombra di un modellino)
Comunque la leggenda vivrà per sempre
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